La scorta di Bitcoin di Robinhood supera i 3 miliardi di dollari, arrivando al terzo posto

Robinhood detiene oltre 3,2 miliardi di dollari in bitcoin, secondo i dati di Arkham Intelligence citati da CoinDesk, rendendo la popolare app di trading il terzo più grande detentore di criptovalute al mondo.

Robinhood si trova subito dietro Binance e Bitfinex, che hanno rispettivamente 6,4 miliardi e 4,3 miliardi di dollari archiviati su singoli portafogli, secondo il rapporto.

Robinhood non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di Insider.

In un periodo di tre mesi, secondo CoinDesk, Robinhood ha trasferito circa 118.000 bitcoin al portafoglio principale da altri portafogli più piccoli.

All'inizio di agosto, la società ha riportato utili del secondo trimestre deludenti, che hanno mostrato che gli utenti attivi mensili medi sono diminuiti di circa un milione nel corso dei tre mesi. Tuttavia, la piattaforma ha registrato il suo primo trimestre redditizio in assoluto e le sue offerte pensionistiche hanno continuato a guadagnare terreno.

I ricavi basati sulle transazioni, in particolare, sono diminuiti del 7% su base trimestrale a 193 milioni di dollari, con criptovalute, opzioni e azioni che hanno registrato cali rispettivamente del 18%, 5% e 7%.

Martedì Bitcoin ha ricevuto una spinta dalla notizia che un giudice si è schierato con il gestore patrimoniale Grayscale nella sua causa contro la Securities and Exchange Commission per aver convertito il suo trust bitcoin in un ETF. La criptovaluta è balzata del 5% subito dopo la notizia, mentre i trader hanno aumentato le scommesse secondo cui la sentenza potrebbe anche aprire la strada alla SEC per approvare numerose richieste di ETF spot su bitcoin, che secondo gli esperti sarebbe un vantaggio per il prezzo del token.

Alcuni strateghi vedono il bitcoin salire a sei cifre nel prossimo anno grazie al processo di dimezzamento dell'aprile 2024, che ridurrà della metà la ricompensa dei minatori di criptovalute per creare un effetto di scarsità.

"Da un punto di vista conservativo, se bitcoin rimanesse intorno ai 30.000 dollari fino al dimezzamento, anche un aumento del 250% nei 12 mesi successivi all'halving - che, ancora una volta, è conservativo rispetto ai precedenti halving - farebbe valere il prezzo del bitcoin a 105.000 dollari," Joe Kelly , ha scritto in una nota recente il CEO della società finanziaria Unchained.

I dati di CoinShares condivisi con Insider martedì hanno mostrato che la scorsa settimana si sono verificati i maggiori deflussi dagli asset digitali da marzo, con Bitcoin che ha registrato i maggiori deflussi per un totale di 149 milioni di dollari.

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